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CRISTIANO GODATO - MI ERO PERSO IL CUORE
Prezzo: | €32,50 |
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Codice articolo: | 19073 |
GENERE: | ALTERNATIVE ROCK |
PRODUTTORE / DISTRIBUTORE: | WARNER MUSIC |
ETICHETTA: | ALA BIANCA |
FORMATO: | CARTONATO |
ANNO: | 2020 |
BAR CODE: | 8012855425411 |
Disponibilità: | Disponibile Disponibile in 24H! |
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DescrizioneCRISTIANO GODANO, frontman dei Marlene Kuntz, band che ha segnato la storia della musica italiana in 30 anni di carriera, torna in una veste inedita con il primo album da solista: "Mi ero perso il cuore" (Ala Bianca Group / Warner Music) in uscita il 26 giugno in digitale, CD e doppio Vinile da collezione 180gr.
Un disco che racchiude la sua nota anima poetica e la peculiare ricerca linguistica, con testi di una musicalità non comune. Come si usa dire "la mente mente", e in questo disco racconterà di queste menzogne e del loro potere.
"Ti voglio dire", il primo singolo che anticipa l’album. Una melodia struggente per raccontare con parole precise e accorate il sentimento della vera amicizia, quella capace di dare il meglio di sé nei momenti difficili: «Non ti ho più visto e ti confesso/ che un po' male mi fa/ perché ti so sconfitto e privo della libertà/ di essere chi sei, vessato dall'avidità/ di quella bestia che ti demolisce l'anima». Il singolo sarà accompagnato da un videoclip.
Cristiano Godano, artista poliedrico, è cantante, chitarrista, autore, attore e scrittore. Oltre a essere il cantante dei Marlene Kuntz, infatti, è l’autore di tutti i testi (oltre 130) della band. Nel 2008 ha esordito come scrittore, con i sei racconti de "I vivi" (Rizzoli), dai quali ha tratto un reading che ha portato in tour in tutta Italia, nel 2019 ha pubblicato il racconto biografico in prima persona "Nuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz" (La Nave di Teseo). È docente all’Università Cattolica di Milano e tiene lezioni e workshop in ambito musicale e poetico.
Questo è il mio primo disco solista. È figlio dell'esigenza di potermi ritrovare a suonare dal vivo in situazioni molto intime e intense, solitarie o meno che siano, senza il timore di dover accontentare le attese di un concerto elettrico come accade con gli spettacoli dei Marlene Kuntz. Un modo per potermi ritagliare delle parentesi extra-Marlene e offrire pezzi dall'anima acustico-autorale in connessione con alcune mie fascinazioni di ascoltatore, che col mio gruppo hanno giustamente poco spazio. È dunque un disco a forte impronta acustica, intimo, tanto apparentemente leggero quanto intenso, con testi mai come ora diretti nella loro urgenza espressiva. Parole che dicono di stati d'animo tormentatati dalla prevaricazione della mente e dei suoi inviluppi sul cuore e la sua spontaneità. Come si usa dire "la mente mente", e in questo disco si racconta di queste menzogne e del loro potere. Come potrebbe fare un recensore individuando i possibili ascendenti del disco dal punto di vista musicale, credo che qui senta la presenza di un amore profondo per il country-folk-rock: dunque una collezione di ballate acustiche e di canzoni sospese in un non tempo dove futuro e passato sono assenti, con fiera consapevolezza. Amori per mondi musicali come quelli di Neil Young, Leonard Cohen, Bob Dylan e Johnny Cash paiono evidenti, filtrati dalla mia esperienza di musicista fortemente rock coi Marlene. - Cristiano Godano